Mental Training

È un allenamento mentale che aiuta l’atleta a potenziare le proprie capacità di controllo dello stress, la concentrazione e la performance agonistica nell’assoluto rispetto della sua integrità psico-fisica. La Psicologia dello sport è stata la prima ad occuparsi del Mental Trainging, creando una corrente di pensiero precisa, a cui poi hanno dato altri contributi discipline come la medicina riabilitativa, la sociologia, fisioterapia, ecc…

Un ambito multidisciplinare le cui basi di partenza sono costituite dalle analisi psicologiche e neurologiche dei processi e delle conseguenze mentali dell’attività fisica e sportiva svolta in contesti diverse: competitivo, preventivo, ricreativo, della disabilità ed educativo.

E' una tecnica che addestra l’atleta a percepire i cambiamenti del proprio organismo durante l’attività fisica usandoli a proprio vantaggio, attraverso tecniche di rilassamento - per combattere ansia o paura per la gara - e tecniche di concentrazione - per migliorare la performance.

 

Le tecniche

Concentrazione con allenamento ideomotorio, concentrazione con visualizzazione del gesto atletico, desensibilizzazione dello stress (tecnica di Vanek), controllo della paura, organizzazione degli stimoli pre-gara, concentrazione emotiva e sviluppo dell’abilità interpersonale.

I benefici

  • Migliore consapevolezza corporea
  • Radicamento più saldo nelle gambe e nel corpo
  • Respirazione più profonda e rilassata
  • Amplificazione degli orizzonti auto-espressivi
  • Migliore gestione delle emozioni

Grazie al Mental Training si potranno sperimentare maggiore concentrazione e focalizzazione sull’obiettivo, più controllo del dolore sia acuto che cronico e sul recupero della fatica mentale. La fatica muscolare, visiva, nervosa e psichica, e tutti gli stati di affaticamento dell’atleta come le sensazioni di pesantezza, svuotamento, abbattimento o mancanza di energia o la diminuzione della volontà, vengono affrontate allenando attenzione e concentrazione.

Si potenzierà indirettamente il comportamento motorio, valorizzando le risorse dell’atleta che imparerà a gestire al meglio le sue risorse energetiche e l’ambiente della gara.

Una buona performance è il risultato di tanti fattori: l'atleta è in grado di sfruttare al meglio le sue emozioni, la sua attenzione e la sua concentrazione, in un processo di costante miglioramento che produce piacere e risultati migliori.

Questo stato di "stress positivo" è uno stato di attivazione mentale che porta a stimolare il cervello utilizzando l'energia necessaria che consentirà di sopportare e meglio gestire lo sforzo prolungato, imparando a porsi obiettivi nuovi, sempre sintonizzati con nuovi e piacevoli stimoli.


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